EDOARDO SANGUINETTI.: "PIANGI PIANGI" (1964)
Due elementi si intrecciano nell'opera di Sanguinetti;l'impegno ideologico e politico e un distruttivo sperimentalismo linmguistico. Alla base di queste due tendenze sta la convinzione che è compito dell'uomo di autentica cultura rivoluzionare il mondo dell'arte , cui il poeta affida il ruolo di contrastare il sistema capitalistico.L'arte deve denunciare e distriggere i miti del mondo borghese, totalmente teso all'accumulo di denaro.
Il testo poetico "Piangi piangi" è incentrato sul rapporto padre-figlio;il padre è il poeta stesso che canta al bimbo una inquietante ninna nanna, mirata a dissacrare i miti della civiltà consumistica. Il tema dominante è la condanna della società, accecata dal consumismo. Il ruolo del padre si riduce ad una frenetica corsa all'acquisto (ti compro, ti compro) ad assurde promesse di regali inutili che mascherano il vuoto di una società in crisi. Spiccano accanto ai più comuni e squallidi giocattoli /(la spada di plastica) gli emblemi del consumismo (frigorifero Bosch) , del potere economico (le azioni della Montecatini), dello stimolante sistema di meccanizzazione (robot). Ma gli oggetti pèiù inquietanti sono costituiti dai riferimenti alle armi (bomba a mano) , alla violenza (coltello a serramanico), alle guerre (Algeria francese), alla distruzione chimica (maschera antigas), la macabra allusione alle teste di morto, siomboli della milizia fascista:
Nei versi finali la situazione si capovolge; il padre-poeta invita il figlioa ridere per un "acquisto" finalmente valido e bene auguraqnte ,quello del fratellino Michele. La nascita di unha nuova vita è l'unico motivo di gioia in un contersto negativo.
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