domenica 18 marzo 2018

UNGARETTI :VEGLIA
La vita di trincea significa anche trascorrere la notte accanto a un compagno barbaramente massacrato dalle bombe. La tragedia e la disumanità della guerra, l'orrore della orete sentita attravewrso un cadaverew sfigurato, dalla bocca "digrignata",illuminata dalla luna, suscita nel poeta un disperato e istintivo attaccamento alla vita.. Due sono i momenti in cui il poeta reagisce alla morte :il primo, il silenzio, in cui egli sembra accogliere con rassgnazione l'esperienza della morter, il secondo lo scatto vitale in cui il poeta reagisce al dramma di questa esperienza .
Il ritmo della lirica è lento, scandito da forti pause, che si creano attorno alla parola pura, scarna, essenziale, isolata dal verso, ma estremamente e crudamente realistica.
FRATELLI
Il poeta si rende conto che il dolore e il dramma della guerra rende l'uomo fratello . 

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