MONTALE :Spesso il male di vivere ho incontrato
Composta nel 1923 e'compresa nell'opera "Ossi di seppia". Il poeta osserva la vita quotidiana intorno a se' e scopre in ogni creatura la presenza angosciosa del dolore; il male e la sofferenza costituiscono , infatti, la costante comune della vita.Tutti gli esseri animati e inanimati sono egualmente tormentati dalla pena straziante del vivere.L'unico bene possibile e'l'indifferenza , intesa come distacco dagli eventi umani, come non curanza e disinteresse per tutto cio' che provoca dolore. Montale pone costantemente al centro dei suoi versi un mondo di oggetti , colti nella loro quotidiana concretezza e diventare emblemi di condizioni universali.
La poesia apre con l'avverbio di tempo, spesso, che sottolinea il ripresentarsi frequente della negativita' dolorosa del vivere.Il senso di sofferenza viene delineato dalla rappresentazione di tre oggetti particolarmente ricchi di energia vitale, colti proprio nel momento in cui tale vitalita' improvvisamente e dolorosamente si spegne; il ruscello bloccato nel suo fluire, la foglia giunta allo spasimo finale della sua esistenza , il cavallo mortalmente accasciato. L'unica soluzione al male del vivere e', per Montale, il miracolo dell'indifferenza che sola puo'rendere sopportabile la vita.Per questo viene detta divina , e la statua , la nuvola, il falco sono accomunati da un senso di estrema impassibilita' e di distacco da tutti gli accadimenti umani.
domenica 26 aprile 2015
domenica 12 aprile 2015
Ungaretti e la guerra.
Il fronte e la guerra e' lo scenario della raccolta "Allegria".La violenza della guerra, l'orrore della morte e il dolore fisico e morale, che esse comportano, ne sono I risvolti tematici piu' immediati e scontati. Il diario di guerra di Ungaretti si intreccia con altri temi: il sentimento di fratellanza umana, l'esaltazione dell'amore per la vita.
La rappresentazione della guerra e dei suoi orrori in maniera cruda ed essenziale e' il tratto tematico dell' "Allegria", come accade in "Veglia", con il poeta "buttato", il compagno "massacrato", la bocca "digrignata", le mani congestionate.
In "San Martino del Carso" la parola chiave e' cuore, ripetuta ai vv.9 e 11, ma gia' preannunciata nell'immagine del "brabdello " di muro.
Il fronte e la guerra e' lo scenario della raccolta "Allegria".La violenza della guerra, l'orrore della morte e il dolore fisico e morale, che esse comportano, ne sono I risvolti tematici piu' immediati e scontati. Il diario di guerra di Ungaretti si intreccia con altri temi: il sentimento di fratellanza umana, l'esaltazione dell'amore per la vita.
La rappresentazione della guerra e dei suoi orrori in maniera cruda ed essenziale e' il tratto tematico dell' "Allegria", come accade in "Veglia", con il poeta "buttato", il compagno "massacrato", la bocca "digrignata", le mani congestionate.
In "San Martino del Carso" la parola chiave e' cuore, ripetuta ai vv.9 e 11, ma gia' preannunciata nell'immagine del "brabdello " di muro.
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