Fra Cristoforo
La centralita'di fra Cristoforo e'contrassegnata dal flash back biografico del cap.IV, dato a cui Manzoni fa ricorso solo per I personaggi piu' importanti. Quella di Ludovico.Cristoforo e' la storia di una conversione, in cui il protagonista non e'presentato come figura isolata, ma sullo sfondo di una generale situazione storica ed economica che il Manzoni condanna come vanitosa e ipocrita, ove l'appartenenza a questa o quella classe deriva da diritti di nascita. Padre Cristoforo e' veramente l'uomo nuovo annunziato dal vangelo, animato da un irresistibile ardore di carita'. Non e' un caso che egli non incroci mai la sua via con quella di don Abbondio; fra chi non e' visitato dalla Grazia e chi invece vive di una Grazia attiva ed energica non e' possibile nessun rapporto; in lui vive il primo principio del cristianesimo, la resistenza al male, la lotta dolorosa e senza fine.
sabato 27 dicembre 2014
domenica 14 dicembre 2014
l
La fattoria degli animali considerazioni.
La seconda parte del libro parla delle condizioni di vita degli all'interno della fattoria.Si lavora molto, si produce molto ma la condizione degli animali non cambia.Napoleone/Stalin sta conducendo la sua politica di industrializzazione forzata.Egli nella sua fattoria/Unione Sovietica, sta sviluppando I quattro punti della politica economica:1) la industrializzazione forzata (I tre piani quinquennali 1928-33, 33-37, 37-41); 2) la collettivizzazione forza incui l'agricoltura fu piegata alle esigenze dell'industria, 3) eliminazione di ogni opposizione (si pensi a Palla di neve, alla morte delle galline, alla fuga di Mollie, di Mose', ecc), 4) il totalitarismo e il culto del capo (si pensi alla propaganda di Clarinetto, all'esaltazione di Napoleone sino al suo trionfo qundo sfilo'su due gambe con gli altri maiali)
La seconda parte del libro parla delle condizioni di vita degli all'interno della fattoria.Si lavora molto, si produce molto ma la condizione degli animali non cambia.Napoleone/Stalin sta conducendo la sua politica di industrializzazione forzata.Egli nella sua fattoria/Unione Sovietica, sta sviluppando I quattro punti della politica economica:1) la industrializzazione forzata (I tre piani quinquennali 1928-33, 33-37, 37-41); 2) la collettivizzazione forza incui l'agricoltura fu piegata alle esigenze dell'industria, 3) eliminazione di ogni opposizione (si pensi a Palla di neve, alla morte delle galline, alla fuga di Mollie, di Mose', ecc), 4) il totalitarismo e il culto del capo (si pensi alla propaganda di Clarinetto, all'esaltazione di Napoleone sino al suo trionfo qundo sfilo'su due gambe con gli altri maiali)
domenica 7 dicembre 2014
Personaggi principali dei Promessi sposi
Don Abbondio
E'il primo personaggio che entra in scena in un contesto agricol.Da sfondo il paese di Renzo e Lucia, un piccolo mondo contadino, un'aggregazione di socialita' a livelli primitivi.In questo mondo Don Abbondio e'suo malgrado, figuracentrale, polo eqequilibratore.Egli esprime, a livelli volutamente comici, la soggezione all'autorita'.Non rappresenta solo l'antieroe della paura, e' anche e soprattutto colui che non e' e non puo'essere visitato dalla Grazia.L@ sua soggezione all'autorita'e'qualcosa di piu' che personale debolezza, e'specchio e sintomo di un malessere civile generalizzato contro il quale solo pochi hanno la forza di reagire.Manzoni ci dice che nonera nato con un cuor di leone, e si sentiva un animale senza artigli, un vaso di terra cotta costretto a viaggiare in compagnia di vasi di molti vasi di ferro, percio' egli subisce sempre la forza e la violenza degli altri.La tristezza dei tempi non giustifica la paura di don Abbondio, anche perche'incontreren0mo altri personaggi diChiesa che pero' hanno reagito alla stessa violenza subita del curato.
RENZO
E'il secondo personaggio a entrare in scena nel secondo capitolo.Di lui apprendiamo che esercita la professione di filatore di seta, e' un abile operaio. Giovane onesto e laborioso non aspira ad altro che sposare Lucia.E' un giovane buono, ma non e' quel ragazzone ingenuo e credulone che don Abbondio pensava.Da buon contadino e montanaro, Renzo ha un senso pratico delle cose. Egli nota subito che nel comportam3nto del curato c'e'qulcosa che nonquadra.Nonsi fa sopraffare dalle ch7acchere di don Abbondio, respinge decisoil suo llatinorum.Manifesta rabbia e momenti diira con il curato, ma dopo la sfuriata sopravviene nell'animo del giovane un sentimento di compassione per don Abbondio, quasi un pentimento per averlo strapazzato.Dopo aver saputjo ilnome di don Rodrigo , Renzo e'animato da propositi di vendetta.Manzoni havoluto accostare I due personaggi, entrambi vittime della stessa violenza.
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